La giornata del 25 Aprile sarà organizzata come segue:
ore 13.30 inizio allestimento della piazza con pranzo di autofinanziamento per spese legali degli Studenti Autorganizzati Fiorentini.
ore 15.00 apertura ufficiale della piazza con banchini informativi e punti ristoro.
ore 16.00 intervento di saluto alla piazza
ore 16.45 intervento dal palco di Giovani Palestinesi e Firenze per la Palestina.
ore 17.00 intervento di Firenze Antifascista e ANPI Oltrarno, a seguire deposizione della corona al monumento a Potente e partenza del corteo Antifascista
ore 19.00 ritorno in piazza Santo Spirito con interventi contro guerra, repressione e militarizzazione delle scuole oltre al lancio delle iniziative in programma per il 1° maggio.
ore 21.00 concerto con Fish Bones e Malasuerte Fi-Sud.
SEGNALIAMO ANCHE L’INIZIATIVA DEL CIRCOLO DELLA PIANA FIORENTINA!
Ricordiamo che domani, venerdì 4 aprile alle ore 18:00, si terrà il presidio del Coordinamento fiorentino contro il riarmo in Piazza Sant’Ambrogio a Firenze. I presidi si svolgeranno TUTTI I VENERDI’
Quella che segue è una lettera scritta a luglio dalla compagna Tatiana Bertini in relazione alla situazione in sanità: la compagna, dipendente USL, è membro del CPN del Partito.
Decreto liste di attesa: Quale futuro per il Sistema Sanitario? Quanto disposto dal Decreto Liste di attesa recentemente approvato, porta il nostro sistema sanitario verso una ulteriore accelerazione dello sviluppo del privato convenzionato, con il rischio di renderlo sempre più sostitutivo al Sistema Sanitario Pubblico. Analizzando il decreto infatti vediamo che: • Si prevede lavoro aggiuntivo per chi ha già un lavoro, non strutturando i servizi nel tempo con personale adeguato. Si risponde infatti all’emergenza di carenza di prestazioni (e di personale) destinando fondi che potrebbero essere utilizzati per strutturare nel tempo un aumento di offerta (con personale adeguato), all’incremento dell’orario di lavoro di professionisti già assunti; con produttività aggiuntiva, gettoni, straordinari vari (attività oltretutto che vengono detassate e che determineranno così un minore introito per il sostegno dello stato sociale, e di conseguenza, della sanità pubblica). Come garantiremo poi dignità del lavoro e sicurezza delle cure, ricorrendo a continue ore aggiuntive di lavoro? L’addio al tetto di spesa per le assunzioni, previsto per l’anno 2025, avrebbe dovuto essere attuato subito e con risorse adeguate (le risorse ci sono, è volontà politica scegliere dove spenderle), in modo da poter strutturare i servizi e non sprecarle con risposte in grado di affrontare il problema solo dal punto di vista emergenziale. • L’aumento della possibilità di acquistare i servizi dal privato convenzionato, non fa altro che dirottare ulteriori fondi dal pubblico verso il privato, rendendo il pubblico sempre meno competitivo e con meno possibilità di mirare all’eccellenza, anche con l’acquisto di strumentazioni all’avanguardia. Questa strada renderà il privato sempre più sostitutivo nelle prestazioni del sistema pubblico, con il rischio di poter prevedere in un futuro offerta di prestazioni (senza concorrenza del pubblico), al prezzo che vorrà, con le conseguenze che ben possiamo immaginare. Il privato poi spesso, riesce a fare profitti risparmiando sui diritti dei lavoratori e può attuare, sempre per la logica del profitto, una spinta verso un consumismo sanitario di prestazioni, senza garantire il principio di non spreco, di necessità e di appropriatezza delle stesse. Ricordiamo poi come gli operatori sanitari nel privato vi accedono senza concorso, certificazione delle competenze possedute delle quali il pubblico si avvale. • Visto che alle regioni non vengono date risorse aggiuntive per abbattere le liste di attesa, il rischio è che queste si vedranno costrette a tagliare altri servizi per poter acquistare ulteriori prestazioni dal privato convenzionato o per pagare attività in straordinario. In questo modo ci troviamo come sempre, a rispondere all’emergenza con manovre di emergenza, che non strutturano alcun servizio stabile, ma rendono il sistema sanitario pubblico sempre più povero e carente. Il Dlgs 124 del 1998, già prevedeva la possibilità, se l’utente non poteva accedere alla prestazione nei tempi indicati dalla priorità prevista nella richiesta, di vedersi erogare il servizio in intramoenia al solo costo del ticket. Non era meglio iniziare ad applicarlo per prevedere tempi certi di prestazione, invece di dare una ulteriore spinta allo sviluppo della sanità privata? Con tutte le pecche dell’attività erogata in intramoenia (che non rappresenta oggi infatti una libera scelta del cittadino che ha possibilità economica verso la scelta di un professionista, creando comunque divergenze sul diritto alla salute, ma una strada obbligata da percorrere sempre da chi ha possibilità economica, per avere una prestazione vicino al proprio domicilio e in tempi brevi), la stessa comunque aumentava gli introiti delle Aziende Sanitarie Pubbliche. Le scelte che vediamo in politica sanitaria, stanno rendendo il nostro sistema sanitario pubblico sempre più povero, e se non riusciremo ad attuare una controtendenza, rischiamo di veder annullato del tutto il nostro diritto alla salute! 31Luglio2024
Sulle condanne per le manifestazioni contro le trivelle all’aeroporto: solidarietà a Targetti e agli attivisti condannati
Esprimiamo la nostra solidarietà a Sandro Targetti e agli altri quattro attivisti del movimento contro l’aeroporto che sono stati condannati per aver preso parte alla mobilitazione contro la costruzione delle nuova pista di Peretola.
Sandro Targetti, storico militante del nostro partito, ex consigliere provinciale di Firenze, da sempre si è impegnato, assieme al Partito della Rifondazione Comunista, nella mobilitazione contro l’allargamento e il potenziamento dell’aeroporto. Il processo di primo grado, inerente alle manifestazioni per il blocco delle trivelle del 2017, ha visto gli imputati assolti dai capi di imputazione più pesanti e ha visto riconosciuto il valore morale e sociale delle loro azioni: anche il Pubblico Ministero ha riconosciuto che i manifestanti agivano in difesa dell’ambiente.
L’impegno nel movimento nasce dalla convinzione che il continuare con l’implementazione dello scalo di Peretola non solo porti ingenti danni al territorio e alla popolazione direttamente interessata, ma contribuisca ad un modello di sviluppo che non è più sostenibile per la città.
La difesa del Parco della Piana, le considerazione sull’impatto ambientale dell’infrastruttura, i dubbi sulla realizzabilità della nuova pista, le condizioni di vita delle sorvolate e dei sorvolati, l’idea di invertire la rotta e riuscire a strappare Firenze dalla morsa dell’overtourism: sono molte le ragioni che oramai da anni ci hanno portato a questa posizione di contrarietà.
Ragioni che ci hanno portato a fare del No all’ampliamento dell’aeroporto e alla nuova pista (e del ridimensionamento di Peretola) uno dei punti fermi del nostro programma in vista delle prossime elezioni amministrative di Firenze. La candidatura di Sandro Targetti nella lista Firenze Ambientalista e Solidale dimostra l’impegno della coalizione a sostegno delle ragioni del Movimento contro il nuovo aeroporto.
Segreteria Provinciale di Firenze di Rifondazione Comunista – SE Circolo della Piana di Rifondazione Comunista – SE
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.