Basta abusi, sciogliere le squadre antidegrado!

Sabato 16 aprile anche la federazione di Firenze del Partito di Rifondazione Comunista – SE scenderà in piazza, partecipando ai due appuntamenti indetti in seguito all’episodio di violenza ai danni di un lavoratore senegalese avvenuto la scorsa settimana.

Per l’ennesima volta, nella Firenze città vetrina a dimensione di turista, in cui ogni elemento che non risponde alla logica del decoro imposta da chi governa la città viene spazzato via come elemento di degrado, il tentativo da parte delle autorità di mantenere questo “ordine fittizio” è sfociato in un episodio di violenza ad opera di agenti del reparto antidegrado della Pulizia Municipale.

Il tentativo di imporre ordine e sicurezza a suon di decreti, allontanamenti forzati e DASPO non può che avere come risultato episodi come quello della scorsa settimana, che spesso vedono vittima le persone più deboli, che non rispondono all’idea di ordine pensato per la “vetrina” di Firenze. Il risultato? Una città finta, cara, inaccessibile alle stesse persone che la abitano e che ci lavorano.

Saremo quindi in piazza sabato 16 aprile, ai due appuntamenti indetti per la giornata: la mattina alle 10:30 in Piazza Indipendenza con la comunità senegalese e il pomeriggio, alle 15:30 al Ponte Vespucci con Firenze Antifascista e le altre forze che hanno aderito. In solidarietà al lavoratore vittima dell’ennesimo episodio di violenza che vede coinvolto un membro della comunità senegalese a Firenze ma anche per chiedere lo scioglimento del reparto antidegrado della Polizia Municipale e per una città finalmente libera da quest’insulsa idea di decoro, che torni ad essere vissuta e accessibile a tutte e tutti!

Riportiamo qui di seguito la piattaforma della manifestazione di Firenze Antifascista


Basta abusi in divisa! Sciogliere le squadre antidegrado dello sceriffo Nardella!
Firenze contro il razzismo, violenza della polizia, sgomberi, sfratti e repressione, il “decoro” di PD e Nardella: non è questa la città che vogliamo!

Sabato 16 aprile ore 15.30, Ponte Vespucci, la Firenze Antifascista scende in piazza!

L’Appello pubblico per una manifestazione cittadina.

PER QUESTO…
Nella Firenze in cui attorno alla “cultura del decoro” è stata costruita la retorica sulla sicurezza l’azione di alcune unità speciali, come il reparto “antidegrado” della municipale (!) non può sfociare in altro che in abusi e violenza. È successo alla stazione qualche anno fa. È successo la settimana scorsa a pochi metri da Ponte Vecchio. È solo questione di quando si ripeterà, non del se si ripeterà. Chiedere lo scioglimento di questo reparto non risolve il problema della deriva securitaria e “antidegrado” ma è una prima rivendicazione. Se anche questa volta ad essere stato colpito è un lavoratore senegalese la questione va ben oltre.

PER ALTRO…
Con la retorica del decoro si esercita politica classista e repressiva rispetto a ciò che risulta incompatibile: tra Daspo urbani e zone rosse, fino alla recentissima istituzione del “MiniDaspo” di 48 ore, la repressione è sempre più legata alla volontà di “ripulire” lo spazio pubblico da tutto ciò che non è in linea con il modello della città vetrina, ad uso e consumo di chi se la può permettere. Aumento degli affitti, sfratti, svendita del patrimonio pubblico e abitativo, privatizzazione delle piazze, spazi pubblici ad uso e consumo di “clienti” e non di “abitanti” è un modello di città classista, a cui opporre resistenza e contro cui combattere. Il risultato di questo livello repressivo è un progressivo incremento della militarizzazione degli spazi, soprattutto in centro dove ormai è impossibile percorrere più di qualche decina di metri senza incontrare una divisa, il tutto accompagnato da una retorica di “legalità” e “sicurezza”. La stessa campagna contro gli spazi sociali occupati va in questo senso. Ma cos’è davvero la sicurezza? Sicurezza per chi? E come la si costruisce? Un quartiere, una piazza, una via vissuta e con legami di solidarietà è più “sicura” di un quartiere, una piazza, una via vuoti.

PER TUTTO…
Questo contesto è il risultato di precise scelte politiche per cui, la sempre maggiore arbitrarietà concessa alle istituzioni cittadine in materia di “ordine e sicurezza” produce una serie di provvedimenti e ordinanze che restringono sempre di più il campo delle libertà individuali e collettive. La necessità di stretta repressiva è direttamente connessa all’aggravamento generale delle condizioni di vita come diretta conseguenza delle politiche del Pd, che fa la guerra sul fronte esterno inviando armi all’ucraina e sanzioni alla Russia e sul fronte interno.
La manifestazione di sabato 16 aprile parte necessariamente dalla solidarietà al lavoratore senegalese aggredito dalla squadretta antidegrado e dalla necessità di scioglimento di quel reparto.
Da quel “particolare” guarda però al “generale” e alla volontà di creare le condizioni perché si inizi ad imporre l’idea di una città diversa.
Una città che rifugga l’idea di uno spazio urbano gestito ad uso e consumo del profitto e della rendita dove la “sicurezza” sia elemento di difesa di questi interessi e offesa verso chi li mette in discussioni.
Una città che rifiuti e di opponga a privatizzazioni, sgomberi, sfratti, delocalizzazioni e sfruttamento a cui contrapporre l’elemento della solidarietà come motore di trasformazione delle relazioni e della gestione dello spazio urbano.
La manifestazione arriverà sotto le finestre di Palazzo Vecchio perché nessuno deve provare a giocarsi la solita carta delle “mele marce”.
Noi non dimentichiamo le foto segnaletiche dei lavoratori senegalesi in San Lorenzo che hanno preceduto la strage di Piazza Dalmazia ad opera di Casseri di CasaPound.
Non dimentichiamo le altre azioni squadriste del reparto antidegrado contro tutti gli “incompatibili” di questa città.
Tutto questo ha un mandante che siede in Palazzo Vecchio. Ad essere marcio è tutto l’albero.

ADESSO BASTA!

Firenze Antifascista