scuola
Corteo delle scuole in lotta
Sabato 18 dicembre scendiamo in piazza per un nuovo modello di scuola!
Quest’ultimo mese e mezzo per noi studenti è stato un periodo di grande agitazione. Abbiamo bloccato le scuole con occupazioni e altri strumenti, ma ora è arrivato il momento di alzare l’asticella e puntare ad unirci tutti, perché non serve una laurea per vedere quanto sia antiquato e inefficace il nostro sistema scolastico.
È il momento di passare dalle scuole alle strade per far arrivare anche a chi è esterno al mondo della scuola i problemi che ci sono e che non si fermano a quelli scritti qui sopra, ma che nessuno vuole veramente vedere. Abbiamo il dovere di portare avanti il percorso che abbiamo iniziato, perché ora come mai negli ultimi anni possiamo veramente vincere e fare la differenza!
Ore 9:30 in Piazza Santissima Annunziata, per un presente ed un futuro migliore!
Scuole e università occupate: a sostegno della mobilitazione studentesca
Segreteria Rifondazione Comunista – SE Firenze
Giovani Comunistə Firenze
Dall’inizio di questa settimana abbiamo assistito ad una progressiva mobilitazione studentesca sul nostro territorio, sia alcune scuole superiori, che università hanno iniziato una serie di occupazioni che hanno una matrice comune: la totale trascuratezza del sistema scolastico ed educativo a cui abbiamo assistito con la gestione della pandemia e ora con le riaperture, lascia la categoria studentesca in una condizione di isolamento, di non ascolto e di mancate risposte. Come Partito della Rifondazione Comunista – SE di Firenze e Giovani Comunistə Firenze sosteniamo e siamo presenti a fianco di queste lotte. Mobilitazione che arriva nella settimana del 20 novembre, giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nel corso della quale tutto il Partito si è attivato con iniziative sul tema della scuola, dell’università e della ricerca.
Per le università le rivendicazioni principali restano la necessità di spazi adeguati per gli studentə , sia per la socialità che per lo studio. In particolare in luoghi come il Polo Scientifico vi è la necessità di far accedere lə studentə agli edifici anche fuori dall’orario dei corsi, non essendoci servizi e luoghi esterni, e non essendo ben collegato dai mezzi pubblici né con il Comune di Firenze né con quello di Sesto Fiorentino, mentre la mensa universitaria è ancora con posti a sedere limitati, nonostante le lezioni in presenza e la biblioteca siano a capienza piena. Inoltre non vengono adibiti spazi per lo studio non individuale. Oltre che sulla qualità della vita, queste mancanze si ripercuotono sul rendimento dellə studentə, che negli ultimi due anni è in calo, come le iscrizioni. La crescita sia culturale che formativa passa anche attraverso il confronto quotidiano e condivisione del percorso studi. Già prima della pandemia era in atto la trasformazione dell’università in “esamificio”, tendenza che si è consolidata in questi anni.
Per tutti questi motivi supportiamo pienamente la mobilitazione studentesca e rilanciamo, invitando tuttə a partecipare al corteo studentesco che partirà alle 9:00 da piazza San Marco sabato 20 novembre 2021.
Da questo link è possibile leggere il comunicato dellə studentə del Polo Scientifico di Sesto
Da questo link è possibile leggere il comunicato dellə studentə di Psicologia
Scuola della Confindustria? No, grazie!
Questo anno e mezzo di pandemia ci ha purtroppo confermato ciò che oramai sapevamo da anni: l’istruzione pubblica non è tra le priorità delle forze politiche che si sono avvicendate al governo. Chi vive la scuola e l’università è tra coloro che più ha risentito della situazione emergenziale e la cosa grave è che questa non è vista come occasione per cambiare radicalmente approccio al tema.
Tutte e tutti si riempiono la bocca di diritto alla studio e istruzione e ricerca di qualità ma nei fatti solo risorse (economiche e politiche) marginali vengono destinate a sostegno di questo settore, cruciale per il futuro del paese.
I fondi che arriveranno dall’Unione europea dovrebbero essere utilizzati per intervenire strutturalmente: la scuola ha bisogno di personale retribuito adeguatamente, di edifici adatti, di eliminare la classi pollaio, di investimenti in ricerca e di trasporti adeguati per studentə e insegnanti.
Clicca qui per scaricare i volantini in pdf