ordinato sgombero ex Gkn. Rifondazione Firenze e Toscana: aberrante.
25 giugno. Riteniamo aberrante la decisione del tribunale di ordinare lo sgombero della ex Gkn di Campi Bisenzio e chiediamo una immediata mobilitazione sociale e politica, di tutta la comunità locale e regionale a difesa di quello che è diventato negli ultimi 4 anni un simbolo non solo di lotta alla de industrializzazione e alla speculazione ma anche di nuove possibilità di rilancio che non parlano solo di nuovo e buon lavoro per gli operai coinvolti ma anche di nuova socialità e di un modello di sviluppo che coniughi un idea di futuro sociale, ambientale, comunitario. Un simbolo per Campi Bisenzio, Firenze, la Toscana e anche il paese intero. Pur fra mille difficoltà una strada era stata resa praticabile in primis dell’impegno del Collettivo ex Gkn con il quale abbiamo sempre collaborato e a cui come Prc a tutti i livelli eravamo sempre stati accanto e insieme. Pare per giunta strano che si passi alle maniere forti proprio ora che l’infame cd decreto sicurezza è diventato legge.!
Ci stiamo mobilitando per ogni tipo di sostegno contro questa nuova situazione e chiediamo che lo facciano anche la Regione e i comuni: è il momento di dimostrare che il sostegno e il modello, che hanno ispirato anche una legge regionale, non siano di facciata e reggano a questo nuovo assalto
Partito della Rifondazione Comunista della Toscana
partito della Rifondazione Comunista federazione di Firenze
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“Martedì 1 luglio saremo in piazza per manifestare la nostra assoluta contrarietà agli attacchi ingiustificati e ingiustificabili di Israele e degli Stati Uniti contro l’Iran.**
La manifestazione, promossa dalla CGIL e alla quale abbiamo aderito, ha raccolto anche il sostegno del presidente della Regione e del Partito Democratico regionale.
Pensiamo che chi aderisce a questo appello debba farlo con coerenza e convinzione in tutti gli organismi in cui partecipa, a livello regionale, nazionale ed Europeo, con
prese di posizione pubbliche e atti amministrativi concreti a sostegno del movimento contro la guerra.
Fino a oggi, purtroppo, ciò non è accaduto. La Toscana, governata da Giani e dal PD, è infatti una delle regioni più militarizzate d’Italia: basti pensare a Camp Darby, alla futura (e costosissima) base militare da 520 milioni di euro prevista in varie aree della provincia di Pisa, o al prossimo Comando NATO che sorgerà a Firenze. Mai una parola di dissenso dalla maggioranza in Consiglio regionale, né un atto della Giunta per contrastare questo sistematico furto di territorio a favore della guerra.
La crescente percezione di inutilità – o addirittura di dannosità – della politica e delle amministrazioni deriva anche dal tradimento degli impegni presi, dal doppiogiochismo e dalle promesse irrealizzabili.
Noi proponiamo che la Toscana assuma una posizione netta e contraria rispetto alle richieste del governo italiano legate alla militarizzazione del territorio, alle forze armate straniere e alle aziende private del settore bellico. Vogliamo una regione che utilizzi tutti gli strumenti politici e amministrativi a disposizione per impedire che il seme della guerra trovi terreno fertile sul nostro territorio.
Riteniamo fondamentale unire a questa battaglia anti militarista l’impegno per far si che le economie ad ora destinate al comparto della guerra siano invece investite per il soddisfacimento dei bisogni della cittadinanza, a partire dai temi della salute, del lavoro e dell’ambiente
segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana
