OSPEDALE SERRISTORI, MOLTE MANOVRE E POCHE PROSPETTIVE

Come ormai consueto da diversi anni, anche quest’estate l’ASL ha convenuto chiusure estive per l’ospedale Serristori di Figline Valdarno che però quest’anno risultano più ampie, causando giuste preoccupazioni per dipendenti e utenti.

In effetti rispetto alla riduzione dei posti letto in chirurgia e medicina vista negli anni passati, stavolta la situazione è più articolata: Durante il periodo Covid infatti l’ospedale era stato riconvertito per l’emergenza pandemica con la trasformazione di uno dei due reparti di medicina a reparto Covid e il Pronto Soccorso, servizio per il quale in particolare si era battuto per anni il comitato Serristori, è stato trasformato in Day Service per il potenziamento delle prestazioni di diagnostica e di primo soccorso.

Con l’attenuazione dell’emergenza e la riconversione dell’ospedale da presidio speciale Covid a ordinario; la direzione ospedaliera e la Regione hanno disposto la chiusura di un intero reparto di medicina e lo spostamento della chirurgia in questi spazi.
Sebbene in questi giorni l’Asl si sia impegnata a recuperare dopo l’estate i posti di medicina adesso mancanti, non vi è alcuna certezza sul futuro del Pronto Soccorso per il quale non ci sono rassicurazioni di ripartenza.

Peraltro una chiusura definitiva del Pronto Soccorso del Serrritori, non danneggerebbe soltanto cittadine e cittadini di Figline e Incisa Valdarno ma in misura ancora maggiore gli abitanti di Reggello, che si allontanerebbero molto dal primo Pronto Soccorso utile, dovendo
dirigersi a Ponte a Niccheri o alla della Gruccia (San Giovanni V.); inoltre non c’è garanzia del mantenimento a regime del servizio potenziato di Day Service e non è dimostrato che tali servizi compensino nell’area Figline\Ponte a Niccheri|\Gruccia, quelli mancanti all’ospedale Serristori, che ad oggi è persino sprovvisto di pediatria e di terapia intensiva.
Parallelamente negli ultimi anni le prestazioni ambulatoriali del territorio sono riamaste al palo e poi ulteriormente ridotte per la emergenza Covid.


La pandemia ha dimostrato quanto sia necessario investire sulla salute e sulla sanità pubblica,
pertanto chiediamo che si attinga anche dal Recovery Fund per investire e potenziare l’ospedale Serristori e la Sanità pubblica dell’area!
Non sarebbe accettabile una ulteriore perdita si servizi sanitari pubblici, a favore di sciacalli privati pronti a speculare a proprio vantaggio.

Chiediamo con forza il rilancio del Serristori e la tutela del Servizio Sanitario Pubblico e ci mobiliteremo con cittadini e lavoratori per difenderli.

Figline Valdarno, Luglio 2021.
Circolo Prc Valdarno Angiolo Gracci

Qui l’articolo su la Nazione Firenze

Qui l’articolo su cittametropolitana.fi.it